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Il sonno dei neonati

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 4 ott 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 9 nov 2017

COME SOPRAVVIVERE AL SONNO (MANCATO) DEI NEONATI



Il sonno del neonato è molto diverso da quello adulto: dormire è, come molti altri aspetti della vita di un neonato e dei neogenitori, qualcosa su cui bisogna apprendere e su cui crescere insieme e gradualmente.

“ Anche se i neonati dormono molte ore al giorno, almeno 16/18 ore, i loro cicli sono molto irregolari. ”

Una delle peculiarità principali del sonno del neonato è infatti che i cicli del sonno sono più brevi di quelli di un adulto, mentre la fase REM, ovvero di sonno attivo, è proporzionalmente più lunga. I passaggi in questa fase o tra una fase e l'altra possono causare il risveglio del neonato, che quindi può fare pisolini molto brevi e frequenti. A volte però il neonato riesce autonomamente a riaddormentarsi ed è quindi utile provare ad aspettare qualche istante prima di sollevarlo o simili. Il genitore deve anzitutto evitare di essere causa del risveglio, ma può anche agire per aiutare il neonato a “legare” tra di loro le varie fasi del sonno, mettendo in atto comportamenti congrui alle esigenze specifiche che di volta in volta si presenteranno, e tra cui solo con un po' di pazienza e di pratica il genitore riuscirà a discriminare. Tendenzialmente intorno alle 8 settimane le fasi REM diventano più corte e dunque il neonato potrebbe iniziare a dormire per periodi più lunghi ed entro i 6 mesi alcuni neonati dormono tra le 8 e le 12 ore di fila per notte. Di fatto però, anche se le fasi del sonno diventano più simili a quelle di un adulto, ci sono altri fattori che possono interferire con il sonno e portare ai risvegli: scatti di crescita, ovvero delle fasi di intenso sviluppo che potrebbero causargli difficoltà a dormire (ma che comunque sono transitorie); oppure altre difficoltà temporanee a dormire causate per esempio dalla dentizione o da un raffreddamento e così via.


IL GENITORE DEVE PORSI COME FACILITATORE AFFINCHE' SI INSTAURINO ABITUDINI SANE IN RELAZIONE AL SONNO.

Ci sono molte cose che il neogenitore dovrebbe sapere riguardo al sonno del neonato e approfittare di questa conoscenza per non soccombere alla fatica e mettere in atto comportamenti che possano aiutare il neonato a dormire meglio e più a lungo. Tutto inizia e continua con la conoscenza del proprio figlio che si instaura fin prima del parto. I neonati infatti sviluppano dei ritmi sonno/veglia fin dalla gravidanza.

“ Compito dei genitori è porre le fondamenta per quella che possiamo definire un'igiene del sonno. è fondamentale che il sonno del neonato prima, e del bambino poi, sia tutelato perché è proprio durante il sonno che avvengono un numero impressionante di connessioni sinaptiche (cerebrali dunque) che permettono il miracoloso sviluppo del bambino in tutte le sue potenzialità.”

ALCUNI ACCORGIMENTI DI BASE:

Insegnare al neonato a distinguere il giorno e la notte. Durante il giorno il neonato dovrebbe riposare in un ambiente non troppo buio, senza preoccuparsi di isolarlo eccessivamente dai rumori. Non è un problema lasciargli fare tutti i pisolini di cui ha bisogno ma è preferibile cercare di evitare che questi diventino troppo lunghi (oltre le 2/3 ore, a meno che per vari motivi ci siano giorni in cui si valuta che il bambino abbia bisogno di dormire più a lungo). Durante la notte invece il neonato dovrebbe rimanere sempre in un ambiente oscuro e rumori e stimoli dovrebbero essere limitati al massimo.


Un’altra caratteristica del sonno del neonato è che più è stanco e peggio dorme. Mai pensare “facciamolo stancare un altro po’ così dorme meglio”. I bambini che hanno sonno diventano iperattivi, eccitati, capricciosi. Per questo è bene dare al neonato la possibilità di addormentarsi ai primi segni di stanchezza, ovvero quando:

-inizia a strofinarsi gli occhi

-si tirara le orecchie

-sbadiglia

-stira il corpo

-guarda fisso nel vuoto

-piagnucola e dimostra una certa irritabilità.

Se quando si notano questi segnali non si interviene tempestivamente, soprattutto se il bambino ha già qualche mese, è possibile che si riattivi e che ci voglia poi molto tempo per farlo addormentare.


Seguire una (semplice) routine della buonanotte (che si modificherà con il crescere del bambino) – fin da appena nati i neonati hanno la capacità di riconoscere le abitudini che si instaurano e questo li aiuta ad anticipare cosa sta per succedere e dunque a predisporsi a quanto sta per accadere e che li riguarderà oltretutto in prima persona.


E' NORMALE CHE I BIMBI SI SVEGLINO DURANTE LA NOTTE E ANCHE DOPO AVER IMPARATO A DORMIRE A LUNGO POSSONO ESSERCIO PERIODI CON RISVEGLI FREQUENTI.

Una consulenza psicologica perinatale può essere un valido aiuto per i genitori per saper individuare esigenze e peculiarità del proprio figlio rispetto al sonno, sentirsi competenti nel caso in cui il bambino si svegli frequentemente e affrontare dunque diversamente la fatica che spesso si incontra a proposito del sonno (mancato) del proprio bambino.

La vecchia teoria di lasciare i bimbi da soli nel lettino anche quando piangono è ormai superata, mentre è ormai comprovato che i bimbi dormono bene quando i genitori gradualmente riescono ad infondere sicurezza.


Dott.ssa Colozzi


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