Da coppia a famiglia.
- Admin
- 13 feb 2018
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 29 mag 2018
Un neonato destabilizza significativamente gli equilibri all'interno di una coppia. Ci sono coppie che assimilano e si adattano al cambiamento in modo abbastanza veloce, ma altre per le quali occorre più tempo. E' necessario però monitorare e agire attivamente sulla situazione, in modo da evitare di lasciar sedimentare sentimenti reciproci negativi, che potrebbero intaccare il legame.

La nascita di un bambino porta con sé veri e propri stravolgimenti in tutti i campi, perchè da coppia si diventa famiglia. Si acquisisce il ruolo di genitori, che inevitabilmente significa fronteggiare un notevole carico di stanchezza e responsabilità da dover gestire.
“ Il diventare genitori trasforma in modo sostanziale la relazione di coppia, in cui sono riconoscibili diverse macro e micro componenti.”
Con la nascita del piccolo e il massiccio investimento di energia e di tempo che richiede, alcune dimensioni, come ad esempio quelle che possiamo chiamare romantico-erotica e quella di complicità, si riducono drasticamente da subito, mentre sale e diventa prioritaria la solidarietà e il condividere responsabilità e fatiche. Questo veicola e facilita la transizione da coppia a famiglia ed è indubbiamente indispensabile per la cura del neonato. Se però tale sbilanciamento si cronicizza, si rischia di perdere le altre caratteristiche del rapporto, finendo per minare la soddisfazione relazionale generale.
COSA FARE Ricordandosi sempre che è necessario darsi tempo per assorbire la novità, ecco qualche indicazione di massima:
1. Fare squadra:
Si diventa entrambi genitori, ognuno può avere le sue stanchezze e le sue difficoltà, per cui il lavoro di squadra diventa fondamentale, dividendosi i ruoli, ma lasciandoli anche interscambiabili all'occorrenza.
2. Chiarezza:
Non pretendere a vicenda che ci si riesca a leggere nel pensiero. Più entrambi si riesce a dire ciò che disturba e a chiedere in caso di bisogno, più saranno evitati sentimenti di solitudine e accumulo di rancore nei confronti dell'altro.
3. Creare un circolo virtuoso, avere rispetto e ringraziare:
Se si riesce ad essere riconoscenti al/la proprio/a compagno/a dell'impegno profuso, senza criticare troppo gli inevitabili errori dell'uno e dell'altro, si creerà un'atmosfera più serena e soddisfacente con un effetto positivo esponenziale per tutti i soggetti coinvolti.
4. Tempo e intimità per la coppia:
Il bambino, nei primi mesi ma anche successivamente, ha necessità a cui non si può non rispondere, ma è importante riuscire a ritagliarsi tempi e spazi che permettano di ritrovarsi come coppia (inevitabilmente trasformati).
E' fondamentale che non si smetta di coltivare anche l'intimità/sessualità. Anche in questo campo alcune coppie andranno più spedite ed altre meno, fondamentale però è non accantonare la questione e seguire le indicazioni del medico. Un medico attento può aiutare la coppia a superare quelle frequenti difficoltà riscontrabili dopo il parto attraverso ad esempio:
- suggerimenti sull'igiene per ridurre i piccoli fastidi genitali
- eventuale prescrizione di estrogeni locali o di sostanze lubrificanti che non interferiscano con l’allattamento
- esercizi di stretching per rilassare i muscoli perivaginali contratti o ammorbidire una cicatrice retratta dopo l’episiotomia.
5. Tempo e spazio per se stessi:
Oltre che come coppia è fondamentale trovare momenti in cui dedicarsi a se stessi, a vecchie e magari nuove passioni, e nel tempo anche alla propria crescita professionale. Questo avrà riscontri positivi sia sulla coppia, in cui si riuscirà a portare meglio se stessi, che sui figli, avendo un effetto protettivo rispetto al rischio di riversare eccessivamente desideri e aspettative sul bambino che magari non gli appartengono.
6. Uscire e stare con gli altri:
Appena possibile, e magari trovando modi nuovi, è importante riprendere la vita sociale, vecchia e nuova. L'organizzazione è sempre una grande alleata, ma è importante darsi anche del tempo per osservare cosa fa star bene il bambino fuori casa, per organizzarsi di conseguenza. Utile chiedere ad altri genitori trucchi e luoghi ideali per famiglie con bimbi piccoli. Uscire, se organizzato tenendo dunque in considerazione le esigenze di tutti, farà bene anche ai bambini che apprenderanno un modello di adulto come di un soggetto in contatto costruttivo e progettuale con altri. Stare con gli altri inoltre permetterà all'individuo e alla coppia un confronto con qualcuno che vive, o ha vissuto (o si immagina), fasi di vita similari e questo permetterà automaticamente di riflettere sui propri stili familiari, di pensare ad eventuali modifiche possibili, spesso di dare un peso più equilibrato a quanto accade nel proprio nucleo familiare.
7. Chiedere aiuto e collaborazione ad amici, parenti e baby sitter:
Chiedere con chiarezza e ringraziare, riservare del tempo per sé e per la coppia è un diritto, ma anche un dovere. Un individuo sufficientemente felice, in una coppia funzionante, sarà un genitore più sereno, anche perché non avvertirà i suoi figli come un limite, ma come un'opportunità di trasformazione e valorizzazione. In fondo, uno dei bisogni principali di ogni bambino è quello di avere genitori sufficientemente felici.
8. Prevenire è meglio che curare:
Oltre a dedicare il tempo della gravidanza a cercare il miglior passeggino o colore per la stanza dal bambino, è importante darsi spazi e tempi di confronto per riflettere sull'impatto che inevitabilmente l'arrivo di un figlio avrà sulla relazione. Pensare insieme a scenari possibili già prima del parto, aiuterà la coppia a trovarsi più in linea nel momento del bisogno e a poter far riferimento a quanto già scambiato precedentemente, sempre tenendo in considerazione la possibilità di virare.
Una consulenza psicologica perinatale durante la gravidanza può essere dunque di aiuto ai futuri genitori per iniziare a confrontarsi su come affrontare la transizione a famiglia, per rilevare e provare a sciogliere eventuali nodi problematici di coppia preesistenti, per avere indicazioni su quali criteri utilizzare per monitorare la situazione di coppia e chiedere eventualmente aiuto in caso di difficoltà non affrontabili senza aiuto specializzato. Nel post parto una consulenza può rivelarsi significativa per facilitare un'impostazione positiva a tutela della relazione di coppia o per indirizzare ad una terapia nel caso di difficoltà evidenti e non spontaneamente recuperabili.
Dott.ssa Colozzi
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